La Storia
La storia di Carmagnini, legata alla ristorazione, inizia nel 1912 quando Alessandro Carmagnini acquista da Giovanni Einaudi la Locanda la Cattolica, posta in località Pontenuovo di Calenzano; la locanda risulta attiva già all’inizio del 1800. La posizione della locanda è strategica, vista la sua collocazione tra la Val di Marina ed il Mugello. Nel 1914 Alessandro sposa Emilia Francioni, la cui famiglia risiedeva a Casaglia. Nel 1915 nasce Milovano, che rimarrà però orfano a sette mesi per la precoce morte del padre sul fronte del Piave; per questo motivo i genitori di Emilia (Carola e Natale) e la sorella Elvira lasciano la loro attività del podere e raggiungono Emilia per aiutarla nella gestione della locanda.
La svolta dell’attività è data dal servizio di trapelo (1920); grazie alla posta era possibile per i viaggiatori affrontare con cavalli freschi l’ardua salita che dalla locanda conduceva al Passo delle Croci, e da lì verso il Mugello. La locanda di Emilia offriva una cucina tipica ed un servizio di pernottamento per coloro che, in tarda notte o con il tempo inclemente, intendevano rifocillarsi e riposarsi qualche ora. Milovano intanto cresce, frequenta le elementari, iniziando poi giovanissimo a lavorare con il nonno Natale per il servizio di trapelo ed intraprendendo contemporaneamente il commercio della legna, con la quale rifornisce le aziende vicine. Nel 1940 muore il nonno Natale, che lascia così al nipote l’intera attività.
Nel 1945 Milovano si sposa con Marinetta Luchi, che risiedeva con la famiglia a Collina. Nel 1946 viene alla luce Alessandro, che porta così il nome del nonno. Alla fine degli anni ‘40, venuta meno la necessità di continuare il servizio di trapelo, causa l’innovazione dei mezzi di locomozione, Milovano acquista un camion per le attività legate alla raccolta e distribuzione della legna. Nel 1950 nasce il secondogenito Saverio, seguito l’anno dopo da Alessandra.
Nel 1960 la svolta: Milovano realizza, a poca distanza dalla locanda, un nuovo e moderno locale che chiama Ristorante CARMAGNINI; la grande ed ariosa veranda, il verde e la ricca vegetazione intorno e l’attraente area sottostante lungo il fiume che vi scorre, danno alla nuova struttura una scenografia unica. Dagli anni ‘60 agli anni ‘80, si perpetua il boom della semplice e genuina cucina, esplode la moda delle gite fuori porta, delle vacanze e delle escursioni di fine settimana; di questo ne beneficia anche il Ristorante che ha fatto della tradizione e della ricerca uno degli elementi più importanti della propria attività; la posizione geografica poi (tra la Val di Marina e la vicina ed attraente area del Mugello) fanno del Ristorante CARMAGNINI la meta ideale e luogo d’incontro per i cultori della buona cucina e della campagna toscana.
Nel 1964 muore ‘nonna’ Carola che si porta con sé i suoi cento anni ed una buona parte della storia familiare dei Carmagnini.
Nel 1970 a Emilia Francioni viene conferito il titolo di Cavaliere della Repubblica per la sua decennale attività di ristoratrice.
Dal 1968 Saverio si inserisce nell’attività di famiglia e dal 1977 la gestisce; nel 1975 si sposa con Giulietta Baggiani, la cui famiglia proviene da Borgo San Lorenzo: anche Giulietta entra a pieno titolo nello staff del Ristorante, caratterizzandosi subito, grazie alle amorevoli cure di Marinetta e Milovano, per le sue indubbie qualità tra i fornelli. Saverio, intanto, grazie ad un attento e paziente studio ed una minuziosa ricerca enogastronomica, tenta di dare un’impronta nuova al ristorante; nel 1981, con la collaborazione dell’architetto Santiloni, interviene strutturalmente rinnovando completamente il locale, apportando nuove ed interessanti modifiche che fanno del Ristorante un luogo spazioso, arioso, elegante e multifunzionale. Il locale viene ribattezzato CARMAGNINI DEL ‘500 in seguito alla ricerca (iniziata nel 1974), alla rivisitazione e allo sviluppo da parte di Saverio e di Giulietta, di numerosi piatti di origine appunto Rinascimentale; tra questi, tutt’oggi, troviamo, ad esempio, l’Insalata di Campo ai Sapori Antichi, l’Insalata di Patate della Marinetta, la Carabaccia alla Luna piena, l’Anitra della Crolinda, il Lepro al Bruscone, il Tegamaccio della Vedova; la scelta del periodo glorioso del Rinascimento ha valore di rinascita enogastronomica e culturale: un nuovo modo di gustare sapori antichi, cadenzati dai tempi, dai cicli della terra, da cui ricavare gli ingredienti primi per una interpretazione genuina ed alta della nostra cucina.
Saverio inoltre frequenta la scuola di sommeliers a Firenze, sino a raggiungere, nel 1981, l’incarico a delegato di Firenze e, successivamente, l’importante carica di Presidente regionale toscano dell’Associazione Italiana Sommeliers, ricoprendo questo ruolo fino al 2006. Da questo studio sul vino, degustazione e abbinamento, ne è derivata un’attenta selezione di prodotti vitivinicoli, di numerose etichette che vanno a rendere la generosa cantina del Ristorante una prestigiosa risorsa qualitativa ed un raro valore aggiunto.
Nel 2010 a Saverio Carmagnini viene conferito il titolo di Cavaliere della Repubblica, per la decennale attività di ristoratore, per l’importante ruolo di divulgazione della cultura del cibo e del vino in tutta Italia e nel mondo, e per altre costanti iniziative per la valorizzazione del territorio.
Oggi, dopo oltre cento anni di gestione, il Ristorante CARMAGNINI DEL ‘500 non ha mai smesso di cercare nuove strade in enogastronomia, pur seguendo le orme dei suoi antenati e dei menù di una volta, andandosi così a posizionare tra i caratteristici locali che rappresentano una storica realtà del territorio toscano.